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Weekend a Roccaraso… Abbiamo provato un anno fa il Rifugio Principessa Giovanna. Praticamente sulle piste, camere deliziose, ristorante per la cena buono, noleggio sci interno.  Una comodità unica, ci siamo trovati benissimo!

Risultato: ci torniamo anche quest’anno!

Tipologia:  Ristorante specializzato in Dim Sum . Cucina orientale (cinese) in salsa fusion.

  • Cibo: questa recensione non si basa sulla suddivisione antipasti, primi e secondi perché il ristorante offre prevalentemente dim sum e simili. Anzitutto, brevi cenni: col termine dim sum si intende una serie di piccoli piattini/cestini contenenti piccole porzioni di cibo, come dumpling (ad es. i classici ravioli al vapore), involtini, e tutta una serie di altri piccoli spuntini (link Wikipedia). Il menu di Yauatcha propone quasi un centinaio di dim sum diversi, tutti molto particolari ed il miglior modo per godersi la cena è quello di ordinarne almeno 7-8. Tra i dim sum speciali, ne segnalo un tipo particolare, a cottura lenta, prima fritto, poi bollito, poi di nuovo fritto, davvero eccezionale.
  • Dolci: il locale nasce come sala da tè/pasticceria e la selezione dei dolci al ristorante è particolare, non tanto per le tipologie di dolci quanto per la presentazione molto accurata. Io ad esempio ho preso una cheese cake (molto buona), accompagnata da una spuma di cioccolato bianco ed un sorbetto di arancia rossa.
  • Vini: non ho visto la lista ma ero con un amico grande esperto e collezionista di vini il quale ha scelto un vino tedesco che conosceva bene (un bianco che a suo dire, e condivido, si sposa perfettamente con la cucina speziata orientale). Direi quindi che la selezione è seria ed accurata.

Servizio e ambiente/Location:  Su due camerieri che ci hanno servito, entrambi si sono rivelati gentili e competenti, e ci hanno consigliato molto bene.
Un discorso a parte merita il posto. Si tratta di un ristorante su due livelli. Al pian terreno c’è quella che un tempo era la sala da tè e ora è ristorante, arredata in stile moderno e caratterizzata da un immenso acquario di pesci tropicali. L’altro piano è quello interrato, con le cucine e il bancone del bar, costituito da un secondo acquario stretto e lunghissimo. L’ambiente è decisamente fighetto.

Prezzo: le singole porzioni non costano molto, tra le 5 e le 14 sterline a seconda degli ingredienti. Il problema è che per saziarsi ne servono almeno 6 o 7 (e comunque sazio è un parolone..).

Giudizio: cibo buono, ristorante nel complesso molto divertente perché si provano tanti sapori diversi. Molto fighetto.

Luogo: 15-17 Broadwick Street, Soho, London, W1F 0DL, +44 (0) 20 7494 8888 – Link

Wasabi

Con l’occasione di due mesi a Londra, ho avuto modo di provare questo Wasabi…

Tipologia:  Catena di Sushi bar – Take Away.

Cibo: Wasabi non é altro se non un economicissimo sushi self service take away, fatto apposta per lavoratori in pausa pranzo e per chi vuole fare uno spuntino buono, economico e in fretta.
Wasabi offre una ricca gamma di sushi (sushi e maki per l’esattezza), da quello semplice con salmone o tonno a quello meno convenzionale, come salmone speziato, con tempura dai gambero e tofu fritto. 
I singoli sushi sono incartati uno ad uno e contrariamente a quanto uno potrebbe pensare, sono fatti a mano (ho sbirciato nella cucina di quello nella Victoria Station).
Il resto del cibo (noodles di pollo, zuppe di miso, salmone e pollo fritti, etc) fa invece abbastanza schifo!

Prezzo: I prezzi sono bassissimi (da 1 sterlina a 1.75 per due pezzi). Non c’è sushi più economico!
Giudizio: buon sushi ad un ottimo prezzo.
Luogo:  Vari – Link

Tipologia:  Steakhouse americana. Vera goduria! Per chi ama la carne. Grandi somiglianze con il mitico Peter Luger di New York (di cui a breve posteremo la recensione).

  • Antipasti: abbiamo provato due soli antipasti. Il primo era il carpaccio di manzo con parmigiano e balsamico: davvero ottimo, tenero, quasi cremoso eppure freschissimo, fatto davvero bene. Il secondo era invece il piatto di pate’ di fegato di pollo, con marmellata di cipolle e brioche calda per fare le tartine: buono e bello grasso!
  • Secondi: si tratta di una steakhouse, quindi il cuore della cena resta la bistecca. Ogni giorno cambia la selezione di tagli che viene proposta e al momento della scelta il cameriere vi porta un vassoio con il “campionario”. La proposta si compone di t-bone, bistecche classiche e filetti, oltre ad altri tagli. Noi abbiamo provato il filetto, nelle versioni 250 e 400 gr. Goduria purissima, filetti belli grossi, cotti perfettamente, il top. Naturalmente rispettano le richieste circa la cottura e lo fanno molto bene. Il menu offre anche hamburgher, carne d’agnello e di pollo. I contorni sono nella tradizione: non potete non prendere la patatine fritte, belle grosse, e gli spinaci in crema con formaggio.
  • Dolci: vari dolci americani. Essendoci sfondati di carne abbiamo preso solamente un tortino triplo cioccolato, un po’ troppo dolce.

Servizio e ambiente: La nostra cameriera era gentilissima e disponibile. L’ambiente è piacevole, luci basse, molto legno.
Il ristorante ha una sala piuttosto ampia, quindi negli orari di punta potrebbe essere rumoroso.

Vini: grande selezione di vini, molti americani e sudamericani, ma anche molti italiani e francesi.

Prezzo: il prezzo è medio-alto. Per intenderci il filetto da 400 gr costa 40 sterline, senza contorni, e una cena per due supera quasi sicuramente le 100 sterline. Ma ne vale la pena!

Giudizio: se si ama la carne merita assolutamente una visita.
Luogo:  26 Maddox Street, London W1S 1QH – Link

Goodman Restaurant

La Boca

Tipologia:  Ristorante argentino, ottimo per la carne!

  • Antipasti: appena entrati portano sempre delle mini bruschettine come benvenuto. Antipasto di punta sono le empanadas con vari ripieni (mais e carne, prosciutto e formaggio, cipolle), molto buone.
  • Primi: non ci sono veri primi, se non qualche zuppa (non ricordo bene, non le abbiamo mai provate).
  • Secondi: ovviamente il punto di forza. Diversi tagli, dal filetto (grande, molto alto, succoso, ottimo taglio) agli altri tagli classici, tutti cotti sempre molto bene (alla griglia) e da carni di prima scelta. Sempre rigorosamente accompagnate dal Chimichurri, una salsa tipica a base di olio, prezzemolo, origano, aglio e aceto. Nota di merito anche ai contorni, soprattutto alla patatine (fritte in modo particolare, con aglio e se volete anche in versione super ciccia con un uovo fritto sopra) o al forno.
  • Dolci: niente di particolare fatta eccezione per le crepes al duche de leche, ottime anche se stucchevoli (il duche de leche è una specie di caramello ma più dolce..).

Servizio e ambiente: La Boca si presenta accogliente e molto carino, con colori dai toni caldi.
Mai pienissimo, è aperto fino a tardi la sera, ideale per cena dopo lunghe giornate di lavoro.
Il titolare, quasi sempre presente, è molto gentile e simpatico.
Non so bene come siano organizzati ma al ristorante deve fare capo o una scuola di tango o comunque un gruppo di appassionati, dato che quasi sempre, verso la fine della serata, alcuni tavoli vengono spostati e la sala principale, comunque piccola, diventa una sala da ballo, con tango argentino di sottofondo e ballerini amatoriali che fanno molto atmosfera. Questo mi fa pensare che il ristorante sia molto apprezzato dagli argentini e/o dagli appassionati.

Vini: non provati i vini argentini, comunque presenti. Servono birra argentina Quilmes.

Prezzo: il prezzo è medio, la carne si aggira intorno ai 20-30 euro a seconda del taglio, ma ne vale davvero la pena.

Giudizio: consigliato, uno dei migliori filetti di Roma.
Luogo: Roma, Via Salaria, 211/A, Tel: 06.85387187   –   Facebook

Da che pulpito!

Oggi, per caso vado a vedere la bacheca di Facebook del mio ex capo (che ho tolto dai miei amici più di un anno fa e che per un qualche motivo di privacy che non merita qui di seguito indicherò con Pinco Pallo).

STATUS DI PINCO PALLO: E se ci inventassimo l’Aperitivo Socialmente Responsabile? Magari cominciando a spendere i nostri soldi SOLO nei locali dove il personale è pagato in modo adeguato…

Commenti

TIZIO: o non spenderli dove la camorra/mafia ecc sono i veri gestori?
CAIO: Mi sembra una buona idea, ma ci sarà qualche posto?
PINCO PALLO: I posti qui a Roma sono pochi ma se cominciamo a far circolare la voce magari qualcuno (pur di trovare clienti nuvoi) comincia a mettere il cartello fuori ed il gioco è fatto… Già lo vedo: “In questo locale paghiamo i contributi al nostro personale”…

(A settembre ho inoltrato denuncia all’inps per il mancato versamento di parte dei miei contributi. Della serie: come riempirsi la bocca di belle parole, e poi essere il primo stronzo!)

Keukenhof – Olanda

Siamo stati alcuni giorni ad Amsterdam, con una piccola gita fuori città al parco di Keukenhof.  Consiglio vivamente di visitarlo, soprattutto a chi ha dei bambini.
Attenzione alle date di apertura: per il 2010 sono 18 Marzo – 16 Maggio (periodo brevissimo per evidenti motivazioni botaniche!). 
Ci sarebbe da dilungarsi nella descrizione dei mille colori e specie di tulupani e altri fiori, e nelle attrazioni allestite in modo permanente o annualmente… ma in realtà basta una sola parola…

MERAVIGLIA

Hanno da poco aperto questo Cafè in via Gallia a Roma.
Passandoci davanti con la macchina mi ha colpito per lo stile: ad una prima occhiata veloce, i colori chiari e le lampade richiamano una bakery americana, vetrate sulla strada, tavolini all’interno.
L’altro giorno decido di prendere un caffè.

Impressioni: 90 centesimi un caffè pure cattivo, in un bar qualsiasi, con un bancone che mostrava pizzette e tramezzini decisamente stantii, col rumore di due grossi frigoriferi vuoti in sottofondo… è decisamente troppo!
Quando l’apparenza inganna!

La migliore Cheesecake di NY, e forse la migliore in assoluto, è da Eileen!

Ok, la verità è che ne ho assaggiate giusto un altro paio, ma il posto è talmente carine, e le tortine così incredibilmente buone… che ci si innamora subito!
Aperto nel 1976, Eileen propone cheesecake monoporzione o giganti, in vari gusti (frutta, cioccolato, caramello… sul menù si contano 28varianti!) ma anche torte e mousse.  Consegna a domicilio… ma purtroppo non fino a qui!

Stavolta recensiamo uno dei nostri ristoranti preferiti in senso assoluto, per il cibo che offre, per l’ambiente e per i ricordi che abbiamo delle tante cene fatte negli ultimi anni.

Si tratta del ristorante “La Botte Piena“, località Montefollonico, nei pressi di Montepulciano, in provincia di Siena.

Tipologia: Cucina toscana

Cibo: il ristorante fa della cucina tradizionale toscana il suo  punto di forza. La varietà e la qualità dei prodotti fanno il resto, regalando ogni volta una cena indimenticabile. Alcuni esempi:

  • Antipasti: il miglior modo per iniziare una cena a “La Botte Piena” è sicuramente ordinare alcuni dei tanti crostini e crostoni, così tanti da occupare da soli un’intera pagina del menù. Si tratta di crostini/oni quasi sempre con pecorino di Pienza fuso e altri ingredienti tipici, come rigatino, lardo di colonnata, tartufo, salsiccia o una delle varie marmellate sfiziose (pomodori verdi, melanzane, etc). Cambiando genere, il ristorante offre una ricchissima selezione di formaggi e salumi, alcuni davvero ricercati, tutti messi in bella mostra all’ingresso del locale.
  • Primi: la specialità della zona sono ovviamente i pici, pasta lunga e irregolare fatta in casa. Il sugo tradizionale è l’aglione, ossia un semplice sugo al pomodoro molto agliato. Altrimenti si possono prendere con il ragù e, se volete toccare il paradiso, con il sugo finto, succulentissimo ragù bianco di lepre di cui vado semplicemente matto. Quando è stagione troverete una delle migliori zuppe di funghi mai mangiate. 
  • Secondi: il ristorante offre carne di ottima qualità. Presente in menù la fiorentina, cotta e servita come si deve. Da provare assolutamente, se non si hanno problemi di colesterolo, la tagliata con il lardo di colonnata sciolto sopra. Altrimenti, filetto alla griglia, tagliata rucola e pachino e altri tagli di carne. Cambiando genere, ottime le salsicce con i fagioli all’uccelletto.
  • Dolci: presenti numerosi dolci ma senza dilungarsi troppo il migliore in assoluto, senza paragoni, è la crema di mascarpone, servita con fragole o scaglie di cioccolato.  Giuro, bella grassa, il paradiso.

Servizio e ambiente: il ristorante si trova in un piccolo e pittoresco borgo medievale. Atmosfera perfetta di sera d’inverno, anche se d’estate si mangia fuori ed è piacevolissimo il freschetto della collina toscana. Il locale non è piccolossimo, ma oramai è necessario prenotare praticamente in qualsiasi giorno della settimana. La fama di questo ristorante si è infatti diffusa e cenare senza prenotazione è molto difficile.  Il personale è gentile.

Vini: lista di vini alta così, una sorta di bibbia del rosso toscano, per tutte le tasche. Il ristorante è, infatti, anche una fornitissima enoteca.

Prezzo: Il rapporto qualità-prezzo è molto buono. Alla fine uno se ne esce con 40-50 € a testa, perché volenti o nolenti se vi piace mangiare non vi farete mancare niente e non resisterete a nessuna tentazione. Per intenderci, comunque, la fiorentina costa sensibilmente meno che in città (3,5 euro/etto rispetto ai 4-4,5 di Roma).

Giudizio: ogni volta che la cena finisce mi dispiace perché so che dovrà passare del tempo prima di tornarci.